Avete mai notato che, a volte, quando ci sentiamo agitati tratteniamo il respiro? Provate a farci caso. Quando vi sentite agitati, tesi o nervosi, appoggiate le mani sulla pancia e osservate cosa succede: si muove oppure resta ferma? La risposta più ovvia dovrebbe essere la prima, eppure tante volte la risposta che ricevo è: “qui non si muove niente, eppure ti giuro che sto respirando!”. 

Non tutti sanno che in yoga, il respiro si differenzia a seconda delle zone in cui si avverte il suo movimento. Può essere clavicolare, toracico (il tipico respiro “ansioso”), oppure addominale. In questo ultimo caso la pancia si solleva con l’inspiro e si abbassa con l’espiro, come se fosse una piccola montagna. Questa è l’inspirazione yogica per eccellenza, sinonimo di uno stato fisico e mentale sereno e rilassato. In questo articolo voglio portarvi alla scoperta della respirazione ujjayi, anche conosciuta la respirazione del “vittorioso”. Il suo suono ricorda le onde del mare, mentre la sua esecuzione regala uno stato di calma e pace interiore. Curiosi di scoprirla?

Ujjayi pranayama: il respiro come le onde del mare 

In yoga, si parla di pranayama per riferirsi a tutte le tecniche che ruotano intorno alla nostra primaria fonte di energia, nonché ciò che ci tiene in vita: il respiro. Abbiamo già visto nell’articolo in cui vi racconto il mio viaggio a Fuerteventura che una di queste tecniche è la la respirazione in ujjayi, anche chiamata “del vittorioso”. Ma perchè si chiama così? Dicono che praticarla aiuti a mantenere la concentrazione, e che la sensazione di espansione del torace verso l’alto provochi una sensazione simile a quella di un guerriero vittorioso. Jasmina, la ragazza da cui sono stata per farmi fare un tatuaggio con la tecnica handpoke, ha praticato questa respirazione durante tutto il rituale del tattoo, e a me è sembrato di trovarmi in riva a una spiaggia. 

Ma veniamo alla tecnica di questo respiro: come si esegue? E quali sono i suoi benefici?

I benefici della respirazione ujjayi

Prima di procedere con questo articolo, è bene specificare che per praticare qualsiasi tecnica respiratoria è sempre consigliabile essere accompagnati dal vostro insegnante di yoga, soprattutto se siete alle prime armi. Detto questo, non mi resta che entrare nel dettaglio elencandovi gli innumerevoli benefici che derivano dalla pratica di questa respirazione:

  • Calma la mente
  • Aumenta e migliora la concentrazione 
  • Rallenta il battito cardiaco 
  • Aumenta la capacità respiratoria 
  • Allevia lo stress 
  • Migliora i problemi di insonnia
  • Genera calore (ed è quindi consigliata soprattutto nella stagione fredda)

Insomma, i vantaggi della respirazione del vittorioso sono davvero notevoli, ma ricordatevi sempre di agire con precauzione e di rispettare i vostri limiti, soprattutto se soffrite di problemi respiratori (in questo caso evitate di praticarla e consultate il vostro medico). Entriamo ora nel cuore di questo articolo e vediamo come si esegue la respirazione ujjayi! 

La tecnica dell’ujjayi pranayama: una respirazione “di gola”

Ricordo ancora la volta in cui Gilda, una delle mie insegnanti al corso di formazione di insegnanti di yoga ISYCO di Padova, ci spiegò come eseguire la respirazione ujjayi. “Immaginate di voler appannare un vetro, ma con la bocca chiusa”, ci disse. Dopo aver inspirato con le narici, infatti, si espira portando la consapevolezza nella gola e contraendo leggermente la glottide. In questo modo si produrrà un suono simile a quello del russare, o (più poetico) a quello delle onde del mare. 

Ma vediamo nel dettaglio tutti i passi da seguire per praticare questa respirazione:

  1. Sedetevi in una posizione comoda come per esempio sukhasana (il loto), con la schiena ben dritta. 
  2. Iniziate a respirare naturalmente lasciando che l’aria entri ed esca dalle narici, finchè il ritmo del respiro non diventerà lento e rilassato. 
  3. A questo punto, inspirate dal naso, quindi espirate chiudendo la glottide ed emettendo con la bocca il suono “HHHAAAA”, ma mantenendo le labbra serrate. 
  4. Ripetete per un paio di volte, fino a rendere l’espiro sempre più lento e profondo. 

Questi sono i passi per praticare la respirazione del vittorioso. Scrivetemi se volete partecipare alle mie lezioni per praticarla dal vivo! 

E voi avete mai praticato la respirazione ujjayi? Sareste curiosi di provarla?

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